Vorrei ringraziare
Io credo che un libro lo scriva una persona sola, ma in realtà è sempre fatto da molti. Alcuni magari non se ne rendono conto, eppure ci sono. Spero di non dimenticare nessuno e chiunque mi abbia aiutato in un modo o nell’altro a scrivere o a migliorare questo libro è stato molto gentile.
Un grazie particolare va a Stefano Magagnoli. I suoi consigli musicali mi hanno accompagnato in questo romanzo, mi hanno emozionato, divertito e fatto scoprire cose che non conoscevo. In qualche modo mi hanno fatto crescere.
Un grazie a Michele Rossi. È venuto a Roma appena ha letto il libro e mi ha trasmesso tutto il suo entusiasmo e il suo mestiere per aiutarmi a renderlo migliore.
Un grazie particolare a Paolo Zaninoni, a Marco Ausen-da e Angela De Biaso. È un piacere lavorare con loro.
Quando gli ho raccontato questa storia l’hanno subito accolta con grande entusiasmo. E questo è fondamentale per tornare a casa e cominciare a scrivere. Ma la cosa più importante è che non l’hanno mai perso.
Grazie a Paola Mazzucchelli con la quale ho pausalo ore al telefono per controllare i testi, eppure «olio vo late. Grazie a Gemma Trevisani, Catcrin «Cumjnmlnl, Andrea Canzanella e Cecilia Nobili, un gftwie i|iffi’i*lf a Maria Cardaci che con grande velocità Impelli«|W
fettamente i testi.